Il Forum Per cambiare l’ordine delle cose ha aderito alla mobilitazione lanciata ieri, 27 dicembre, dal Tavolo Asilo nazionale.
Una manifestazione diffusa in tutta Italia, che ha visto diverse persone protestare davanti alle prefetture per chiedere di ripristinare il sistema Sprar e garantire a tutti i richiedenti asilo e rifugiati presenti nel nostro paese una accoglienza dignitosa, nel rispetto della Costituzione.
Come Forum, a partire dalle reti territoriali presenti, ci siamo mobilitati in diverse città, promuovendo presidi come a Napoli e a Brindisi. Alcune delegazioni sono state ricevute dagli organi locali di governo. In particolare, la delegazione ricevuta a Brindisi dal Prefetto ha ottenuto di poter trasferire nei centri di prima accoglienza coloro che saranno costretti a lasciare il circuito Siproimi, proseguendo nel monitoraggio degli effetti di questo decreto.
L’iniziativa promossa dal “Tavolo Asilo nazionale” – rete di associazioni a difesa dei diritti dei richiedenti asilo e rifugiati – arriva dopo due circolari diffuse dal Ministero dell’Interno in applicazione del decreto sicurezza: ennesimo intervento del governo che mira a restringere le garanzie e le tutele per una fascia ampia di migranti privandoli di accoglienza a e assistenza.
L’espulsione annunciata di centinaia di richiedenti asilo e titolari di protezione umanitaria (si stimano siano quasi duemila persone) dal circuito Siproimi come ennesima ottemperanza del decreto sicurezza, non indica una inversione di tendenza dopo che la nuova maggioranza ha formato il governo. Al contrario, le disposizioni del Viminale non tengono conto né della recente sentenza della Cassazione, che ha sancito la non retroattività della legge 132/2018, né della contraddizione di prorogare fino a giugno 2020 i progetti Siproimi, chiedendo però agli stessi la cessazione dell’accoglienza di richiedenti asilo e titolari di protezione umanitaria entro il 31 dicembre di quest’anno.
Le mobilitazioni davanti alle prefetture hanno chiesto al governo l’immediato ritiro delle circolari che si basano su una interpretazione erronea e illegittima del primo decreto sicurezza, di cui peraltro da tempo il terzo settore chiede l’abolizione.
L’8 e il 9 febbraio ci incontreremo a Roma, per parlare di questa situazione, mettere a confronto esperienze di lotta, aiuto e accoglienza dal basso, e unirci nel cambiare l’ordine delle cose! Qui info e iscrizioni.