Un’altra tappa importante del percorso di consultazione e advocacy

Il riconoscimento delle persone che hanno perso il documento a causa dei decreti Salvini, le operazioni di soccorso in mare, il monitoraggio dei centri di accoglienza straordinaria: questi alcuni dei temi sollevati durante l’incontro di venerdì scorso tra il Forum per cambiare l’ordine delle cose, Grei250, Refugees Welcome, EuropAsilo, Fondazione Migrantes, Adif, e altre realtà
impegnate nella tutela dei diritti su tutto il territorio nazionale, e la deputata del Gruppo Misto
Laura Boldrini.

Una tappa importante del percorso di consultazione e advocacy promosso da oltre due mesi da diverse organizzazioni, che hanno accettato di aprire uno spazio di confronto ed elaborazione nelle reti del Forum per Cambiare l’Ordine delle Cose e di GREI250, con lo scopo di intervenire sulla riforma dei decreti sicurezza e indicare i necessari cambiamenti di sistema della policy dell’accoglienza. L’incontro di venerdì scorso – online, per via dell’attuale situazione sanitaria – arriva dopo il confronto di quest’estate con il viceministro degli interno Mauri, e dopo l’assemblea online di dieci giorni fa, cui hanno partecipato diversi rappresentanti politici.
Un percorso cui le realtà che partecipano contribuiscono anche con il proprio lavoro quotidiano, fatto di sportelli di assistenza, esperienze di accoglienza non istituzionale e altre attività di tutela dei diritti e costruzione di una società inclusiva. Una concretezza apprezzata dalle forze politiche, come sottolineato da Laura Boldrini, che evidenza i passaggi in avanti fatti con il nuovo decreto appena pubblicato in Gazzetta: un testo che “va migliorato”, come sottolinea la deputata, evidenziando in particolare la necessità di superare il concetto di ‘lista dei paesi sicuri’ – “Il diritto di asilo è un diritto soggettivo perfetto, non può essere svilito dalla lista dei paesi sicuri”, ha affermato la deputata – e di ridefinire l’aspetto della ricerca e soccorso in mare, che il recente decreto prevede
venga attuato in stretta connessione con l’Mrcc competente, anche laddove questo sia quello libico, “un paese che noi abbiamo sempre considerato porto non sicuro”, ha affermato l’on. Boldrini.
Elementi sollevati anche dalle realtà della società civile che, pur accogliendo con soddisfazione i cambiamenti inclusi nel nuovo testo, chiedono di andare oltre per costruire davvero una società inclusiva per tutti. E’ quanto sottolineato da Stefania dell’Oglio (esperta di immigrazione, Grei250): “Abbiamo apprezzato moltissimo l’art. 15 del nuovo decreto, ma ci chiediamo come mai non includa tutte quelle persone diniegate a causa del decreto Salvini, ma che non hanno presentato un ricorso, per i più disperati motivi”. Dell’Oglio si riferisce alla norma transitoria con cui il recente provvedimento riconosce la ‘protezione speciale’ alle persone che hanno perso il documento proprio in conseguenza dei ‘decreti sicurezza’ voluti da Salvini, e che ora hanno un procedimento in corso per rivedere la propria posizione: una possibilità non prevista per chi non ha in corso tale procedimento. Ma se la cancellazione della protezione umanitaria è stata un errore, lo è stato per tutti: anche per chi, per qualsiasi motivo, non abbia potuto presentare un ricorso.
Boldrini ha toccato tutti i punti sollevati dal Forum, da Grei250 e dalle altre realtà presenti all’incontro online. Tra questi l’accoglienza, al centro delle discussioni, con l’idea di potenziare il sistema dei piccoli centri a bassa soglia, prevedendone uno in ogni comune – anche aprendo una collaborazione con ALI – e di garantire il monitoraggio dei centri di accoglienza straordinaria: un punto su cui insistono tutte le realtà presenti all’incontro, che sottolineano l’importanza che il controllo dei CAS avvenga per mezzo di un osservatorio indipendente.
“Questo è proprio un lavoro di cittadinanza attiva nel vero senso della parola, quando la società civile entra nelle istituzioni, fa proposte concrete, e porta anche a casa dei risultati”, ha affermato Boldrini, riconoscendo il valore del percorso di consultazione e advocacy.

Che non si ferma: nello stesso giorno dell’incontro online, una delegazione del Forum per cambiare l’ordine delle cose e di Grei250, composta da Domenica D’Amico, Giovanna Cavallo e Ugo Melchionda hanno incontrato la
segreteria del Pd nella figura di Marco Miccoli (Segreteria Nazionale PD) e Marco Pacciotti (Responsabile Dipartimento Immigrazione PD).

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