Gaza: depositato ricorso al TAR contro il diniego dei visti.

Il caso di tre studentesse bloccate nella Striscia diventa simbolo di una crisi più ampia

È stato depositato presso il TAR del Lazio un ricorso urgente contro il diniego opposto dall’Ambasciata italiana al rilascio dei visti a tre studentesse palestinesi provenienti dalla Striscia di Gaza. Le giovani, regolarmente ammesse all’Università di Siena e vincitrici di una borsa di studio, avevano completato tutte le procedure amministrative necessarie per l’ingresso in Italia.

Il diniego, motivato da presunte ragioni di sicurezza e basato su valutazioni fornite da Israele, solleva gravi interrogativi circa l’autonomia delle decisioni italiane in materia di rilascio visti e l’effettiva tutela del diritto allo studio, riconosciuto dal diritto internazionale e dalla Costituzione italiana.

L’azione legale è promossa dall’associazione Legal Aid, in collaborazione con il programma Yalla Study, impegnati da anni nella tutela del diritto alla mobilità per studenti provenienti da contesti di conflitto. Le organizzazioni denunciano che questo caso non è isolato, ma rappresenta una situazione sempre più frequente per studenti e studentesse che, pur in possesso di tutti i requisiti accademici, si vedono negare la possibilità di partire a causa di ostacoli politici e burocratici.

Attualmente, le tre giovani si trovano intrappolate nella Striscia di Gaza, dove l’accesso ai valichi è estremamente limitato e la situazione umanitaria è drammatica. Nonostante ripetuti contatti con il Consolato Generale a Gerusalemme e con l’Ambasciata italiana al Cairo, non è giunta alcuna risposta operativa da parte delle autorità competenti.

“Il diritto allo studio non può essere subordinato a decisioni di altri Stati o ostacolato da silenzi istituzionali. Si tratta di un principio fondamentale che va garantito a maggior ragione in contesti di guerra e crisi umanitaria”, dichiarano le organizzazioni promotrici del ricorso.

Alla luce di quanto accaduto, Legal Aid e Yalla Study chiedono:

  • Il rilascio immediato dei visti per le tre studentesse;

  • L’attivazione di canali diplomatici per garantire un passaggio sicuro attraverso il valico di Rafah;

  • Un impegno politico chiaro da parte del Ministero degli Affari Esteri italiano in difesa del diritto allo studio e della libertà di movimento.

Le organizzazioni annunciano inoltre l’avvio di una mobilitazione pubblica per richiamare l’attenzione sull’accaduto e sollecitare un intervento delle istituzioni.

Per ulteriori informazioni, interviste o materiali:
Ufficio stampa – Legal Aid / Yalla Study
studyyalla@gmail.com

Condividi post:

ISCRIZIONE ALLA NEWSLETTER

I più consultati

Potrebbero Interessarti
Articoli

L’Italia deve agire per farle uscire da Gaza.

Tre studentesse palestinesi della Striscia di Gaza hanno hanno...

Verso un nuovo Regolamento europeo sui rimpatri: cosa sta cambiando e quali sono i rischi?

Guarda la registrazione su Youtube  Martedì 22 aprile alle ore...

Riflessioni critiche sulla dichiarazione congiunta dei Paesi MED-5

Di Giovanna Cavallo “Il Mediterraneo non è un paesaggio, ma...