Il Senato ha approvato il DL 130, che interviene sul cosiddetto ‘decreto sicurezza’ a firma Salvini. Un decreto, quest’ultimo, dalle ricadute gravissime in tema di accoglienza e protezione internazionale. Oltre centomila le persone escluse dai percorsi di accoglienza e rese maggiormente vulnerabili a causa dell’eliminazione della ‘protezione umanitaria’, la creazione di una lista di ‘Paesi sicuri’ contraria di fatto alla tutela del diritto all’asilo, la destrutturazione di un sistema di accoglienza già molto critico: queste alcune delle conseguenze della normativa approvata nel 2018, che nei fatti ha creato instabilità e insicurezza su tutto il territorio nazionale (per alcuni esempi concreti si vedano le testimonianze raccolte con la campagna Visto).
Come Forum per cambiare l’ordine delle cose siamo molto soddisfatti per l’approvazione del DL130. Un cambiamento che aspettavamo da un anno, e che è figlio della tenacia delle reti che hanno deciso di intrecciare i percorsi per un obiettivo comune, oltre che della politica che finalmente ha espresso coraggio e buon senso. In particolare, insieme a più di cinquanta associazioni della società civile, singoli attivisti, operatori di sportelli legali, giuristi, docenti universitari, giuristi, abbiamo promosso un denso percorso di advocacy relativo agli emendamenti secondo noi necessari al DL 130.
Le costanti e proficue interlocuzioni che in questi mesi ci hanno visti impegnati insieme ad esponenti di diverse forze politiche hanno portato a dei risultati di cui siamo particolarmente felici. Tra questi, la previsione di una forma di protezione, definita speciale – che di fatto reintroduce la protezione umanitaria – come strumento di tutela nazionale; la garanzia dell’accesso ai percorsi di accoglienza per le/i richiedenti asilo e i titolari di protezione umanitaria; la valorizzazione dei percorsi di inclusione; l’accelerazione dei tempi burocratici legati all’ottenimento della cittadinanza; la convertibilità del permesso di soggiorno per cure mediche in documento per lavoro; l’adeguamento del decreto flussi al reale fabbisogno lavorativo del Paese; la modifica delle politiche sul salvataggio in virtù del rispetto degli obblighi derivanti dalle convenzioni internazionali in materia di diritto del mare: questi i temi su cui abbiamo particolarmente insistito, tutti presenti nel testo approvato dal Senato.
Ora è urgente lavorare sul sistema di accoglienza. Come affermiamo da sempre, è necessario implementare un sistema di accoglienza diffuso, inclusivo, gestito dalle reti locali e che offra sostegno e supporto anche e soprattutto in percorsi che valorizzino l’autodeterminazione. Sui territori esistono già pratiche di accoglienza e inclusione: percorsi efficaci, che andrebbero monitorati dalle istituzioni per farne struttura. Come Forum guardiamo a queste esperienze come buone pratiche da replicare, valorizzandole e dando loro voce. Con loro continueremo a monitorare la realtà e lavoreremo affinché le norme non rimangano carta stampata.