CAMPAGNA BOMBING: #StragiDolose

La rete di advocacy promossa nel Forum per cambiare l’ordine delle cose, di cui fanno parte oltre 50 associazioni della società civile, decine di attivisti e operatori legali, promuove una campagna di social media bombing con l’hastag #StragiDolose

Basta stragi! La politica abbandoni la propaganda e agisca ora!

Ancora un naufragio nel Mar Mediterraneo. Un’altra strage, che si porta via le vite di bambini, donne, uomini. Dove sono le istituzioni? Dov’è la politica?
Impegnata nel mantenimento degli accordi con la Libia. Assente nelle operazioni di ricerca e soccorso. Occupata a ostacolare le azioni delle ONG presenti in mare. Non possiamo tacere!
La rete di advocacy promossa nel Forum per cambiare l’ordine delle cose, di cui fanno parte oltre 50 associazioni della società civile, decine di attivisti e operatori legali, promuove una campagna di social media bombing con l’hastag #StragiDolose, per chiedere con forza che il Parlamento approvi la modifica al DL 130 presentata in Commissione Affari Costituzionali da vari parlamentari in qualità di emendamenti n. 1.219, 1.220, 1.221, 1.222. in cui sollecitiamo un cambio di passo rispetto alle operazioni di ricerca e soccorso portate avanti dalle ONG. Il DL 130 non menziona chiaramente le norme della Convenzione SAR (Search and Rescue) relative all’obbligo di soccorso in mare, e non garantisce il coordinamento nazionale delle operazioni: di fatto, le ONG potrebbero dover obbedire a centri di coordinamento diversi da quello italiano – compreso quello libico – che potrebbero ordinare di portare le persone soccorse in paesi in cui avvengono violazioni dei diritti umani.
L’approvazione dell’emendamento sarebbe un primo utile passo verso un cambiamento urgente e non più derogabile, che si concretizzi con:
lo sblocco immediato delle navi umanitarie
introduzione di canali legali e sicuri, fra cui i corridoi umanitari
la tutela del diritto umano a salvare ed essere salvati

E’ tempo che cessi la strumentalizzazione delle migrazioni a fini propagandistici. E’ tempo che la politica torni ad assumersi le proprie responsabilità, eluse e tradite da una grave e colpevole indifferenza, che ha portato ad abbandonare le operazioni di soccorso.

ADERISCONO, ad oggi

A Buon Diritto Onlus, Alterego-Fabbrica dei Diritti, Arci (L’Aquila), Arci Servizio Civile (l’Aquila), Associazione Centro Astalli (Bologna), Associazione Paolo Pedrelli, Associazione Progetto Accoglienza, Centro Lavoratori Stranieri Cgil (Bologna), Centro Sociale Ex Canapificio, Chiesa metodista di Bologna, CIAC , Consiglio Italiano per i Rifugiati , Coordinamento immigrazione Cgil (Emilia Romagna), Cospe, Famiglie Accoglienti, Frati dell’eremo di Ronzano, HAYAT onlus, ICS (Consorzio Italiano di Solidarietà), Idea Prisma 82, Italy Must Act (IMA), La città invisibile (Termoli), LasciateCIEntrare, Legambiente (sez. Bologna), LESS cooperativa, Libertà e giustizia, Libertà era restare, Mosaico di Solidarietà Onlus, Movimento dei Migranti e dei Rifugiati di Caserta, Pensare migrante , Portico della Pace, Refugees welcome italia , Scuola By piedi, Sulla stessa barca (Bologna), Vie di Fuga , WELLcHOME, Zalab

 

Ringraziamo Mauro Biani per l’immagine gentilmente donata.

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